Io, Anna
Di Angie (del 28/03/2014 @ 05:00:00, in libri, linkato 820 volte)
Titolo originale
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Autore
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Lewin Elsa
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Editore
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Corbaccio
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Prima edizione
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2012
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Abbandonata dal marito per una giovane trentenne, Anna Welles, garbata e colta donna di mezza età (50 anni) vive in un modesto bilocale, il cui lavoro da bibliotecaria basta appena a sopravvivere. Anna cerca di essere forte e superare questo brutto momento e, per non sentirsi sola e depressa frequenta party per single, scopo “affettuosa amicizia”. Una sera, durante una di queste feste conosce George e lo segue nel suo appartamento. Poche parole, un po’ di musica jazz e si lascia andare ma, su quello che succede dopo la donna ha un blackout totale: non ricorda più nulla ma lascia dietro di sé un cadavere e un ombrello giallo. Bernie, ispettore di polizia, uomo malinconico e in crisi con la moglie e il figlio, viene incaricato di indagare su questo brutale omicidio. Durante l’indagini Bernie incontra sulla scena del delitto l’enigmatica Anna, la quale tornata indietro per recuperare l’ombrello che aveva dimenticato (unico indizio per l’ispettore trovato sul luogo del delitto). Bernie s’innamora di quello sguardo dolce e sperduto di Anna e nasce fra loro un legame profondo pensando di colmare alle loro sventure matrimoniali. Intanto mentre le indagini proseguono Anna poco a poco comincia a recuperare la memoria e ricordare cosa successe quella famosa notte. Una donna fragile e irrequieta, uno sbirro dalla vita in pezzi e un delitto senza senso, sono i temi di questo romanzo “Io , Anna” scritto da Elsa Lewin, una psichiatra che vive e lavora a New York. E il suo primo romanzo e ha aiutato anche a scrivere la sceneggiatura del film omonimo con Charlotte Rampling e Gabriel Ryrne uscito nel 2011. E la storia di più vite affrante ognuno dal proprio dolore. Rimpianti di non aver saputo forse fare di meglio o non aver voluto. Si pensa che sia stato solo un brutto sogno, un incubo, ma invece ti accorgi che è la realtà! Nasce la tragedia, il fallimento di una vita! La mia opinione sul romanzo, ad essere sincera non mi è piaciuto molto, forse perché è una storia triste con un finale che lascia l’amaro in bocca in quanto speravi che fosse diverso e migliore di come si è prospettato. Un libro senza suspense(se voleva essere un thriller), a mio parere, il tema si è troppo dilungato sulle vicende matrimoniali in crisi e sulla solitudine umana. Comunque al di là della storia che può piacere e non piacere(come alla sottoscritta) trovo la scrittrice Elsa Lewin molto brava nel tracciare i profili psicologici dei due personaggi : Anna e Bernie. In modo particolare su Anna, una donna come tante: bionda, colta, garbata alla soglia della mezza età ma, ancora piacente, eppure disperata per l’abbandono del marito. Ho fatto un po’ fatica a portare a termine la lettura ma ci sono riuscita: certo che chi sta attraversando un momento un po’ difficile ne sconsiglio vivamente la lettura.
Angie
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